A questo punto da bravi appassionati
di rimedi naturali potete cimentarvi tranquillamente a casa con preparati fai
da te, molto più
economici di quelli in commercio e ottenibili da piante assai comuni - come menta,
lavanda, biancospino o viola del
pensiero – raccolte in giardino nel loro periodo
balsamico giusto, o da specie che, come ortica e borraggine, crescono spontanee nelle aree naturali vicine.
Il
fai da te va però limitato alla sola preparazione: per la
somministrazione, il dosaggio, le controindicazioni possibili e le interazioni
con i farmaci che già assumete, il consiglio è di documentarsi bene e chiedere
sempre prima al medico di fiducia.
Tre
sono le cose importanti da tenere a mente per una buona raccolta:
1- Raccogliete
solo piante di cui siete sicuri al 100%: fate in modo che non ci sia
possibilità di errore, perché in prati e giardini crescono anche specie molto
tossiche.
2- Utilizzatene
unicamente le parti indicate per la tintura: che siano bacche di Sambucus nigra
o radici di Echinacea purpurea o fiori e foglie di rosmarino, attenetevi alle
indicazioni che si trovano su tutti i manuali di erboristeria. In una stessa pianta
possono coesistere infatti parti benefiche e parti veramente tossiche.
3- Non raccogliete mai piante
esposte a pesticidi o erbicidi; usate piuttosto piante acquistate essiccate
(anche se contengono meno principi attivi), rispettando le differenti proporzioni
tra materia prima e alcool.
Una
volta pulite e sminuzzate il più
possibile, le piante fresche raccolte vanno pesate e messe a macerare generalmente in 2 o 5 parti di alcool
etilico (o anche vodka) per 2-3
settimane, al fresco e al buio, in contenitori sigillati. L’alcool fungerà
da potente solvente dei principi attivi e poi da conservante del rimedio ottenuto; la sua gradazione (modulabile con l’aggiunta di
acqua) cambierà a seconda della specie botanica utilizzata
Eccovi
un piccolo esempio di piante comuni dalle proprietà balsamiche, espettoranti o
antinfiammatorie per la tintura, con indicazione delle parti da impiegare e le gradazioni
alcoliche corrispondenti:
Camomilla: dai fiori (1:5) con
alcool di 60º.
Origano: dalla pianta intera fresca con alcool 65°
Rosmarino: dal ramo fiorito con alcool 65°
Salvia officinalis: dalla parte aerea fresca (1:2) con alcool 95°
Timo dalle sommità fiorite (1:2) con alcool 65°
Viola del pensiero: dalla pianta intera fresca con alcool 45°.
Origano: dalla pianta intera fresca con alcool 65°
Rosmarino: dal ramo fiorito con alcool 65°
Salvia officinalis: dalla parte aerea fresca (1:2) con alcool 95°
Timo dalle sommità fiorite (1:2) con alcool 65°
Viola del pensiero: dalla pianta intera fresca con alcool 45°.
Nelle
settimane di preparazione agitate il
barattolo quotidianamente, e alla fine del periodo travasatene il contenuto (filtrato
e strizzato con una garza) in pratici flaconi
con contagocce, in vetro ambrato (perché la luce non ne degradi il
composto). Per ultimo non dimenticate di etichettarli
con date e nomi: la tintura fai-da-te si conserverà per due-tre
anni.
foto copertina credits Plated stories
foto copertina credits Plated stories
guest post:
Tiziano Codiferro è un geen designer e garden coach di Firenze: i suoi consigli sulla cura di orti, giardini pensili e spazi verdi assieme ad altre curiosità sul giardinaggio potete leggerli anche qui.