Il fascino e l'eleganza dell'uva rosa
L'abito nuovo dei Pomi d'Umbria
Una Pera Monteleone, tre, anzi quattro, Mele Convertine... non è la lista della spesa per il fruttivendolo, ma i miei preferiti pomi profumati che ormai da dieci anni arredano con stile e profumano d'Umbria la mia casa e il mio studio. Amici fedeli de L'orto di Michelle, in occasione di un anniversario importante, la loro prima decade, si sono rifatti il look. Un attento restyling artigianale che ha reso i pomi della collezione maiolica di Initinere ancora più stilosi.
Per dirla come vorrebbero gli amanti dei frutti antichi si sono rifatti la buccia , ma non il succo. La loro fragranza d'ambiente resta la stessa!
Le forme sono state riviste da un maestro d'arte ceramica di Deruta, ogni nuovo pomo emana maggiore sinuosità e proporzioni più armoniose. La texture ricorda quella della buccia d'arancia, mentre i colori, più leggeri grazie alla presenza di un pigmento più simile all'acquerello presente nel rivestimento della cristallina, evocano la freschezza dei frutti appena raccolti e i toni delle primizie della terra e dei sorbetti estivi. Il logo, elegante ed essenziale, da timbro materico si è sublimato in una stampa su ceramica applicata a mano.
Ogni piccolo cambiamento, realizzato con molta ricerca, attenzione e amore, non è solo un cambiamento di stile, ma un'evoluzione e un maggior rispetto per il nostro ambiente e la sostenibilità . I nuovi Pomi d'Umbria sono ora avvolti in un bellissimo e ricercato "cappotto" di pluriball di carta riciclabile.
Ho sempre adorato utilizzare questi splendidi tappi in maiolica anche come porta matite. Ce n'é sempre uno sulla mia scrivania.
La borsa pomodoro cuore di bue di Jonathan Anderson
I saloni estivi 2024 di Pitti si tingono di giallo limone
A giugno, i saloni di Pitti Immagine saranno attraversati da un'ondata di energia. Il tema scelto per la campagna pubblicitaria e per gli allestimenti in Fortezza a Firenze è infatti PITTI LEMON. Riuscite a immaginare qualcosa di più estivo, solare e fresco?
PITTI LEMON sarà un tema gustoso (per sapore e per colore), dissetante (per chi ha sempre sete di novità ), vitaminico (per chi è in cerca di energia), astringente (per astenersi dal dire troppo), anti-radicali liberi (per chi ci tiene a restar giovane).
La campagna Pitti lemon, coordinata dal creative director Angelo Figus, per Pitti Bimbo è stata interpretata dall'illustratrice Alessandra De Cristofaro. La sua capacità di connettere realtà e mondo onirico l'ha portata a immaginare il limone come un grintoso e panciuto sottomarino giallo, dal cui oblò si potranno osservare e scoprire tutte le novità di Pitti Bimbo.
Per Pitti Uomo, la campagna è stata invece interpretata da Giordano Poloni, illustratore tra i più apprezzati e collaboratore di importanti riviste e quotidiani internazionali. La sua creatività ha immaginato una visionaria Lemon City, destinazione ideale per i due protagonisti del disegno, proprio come Pitti Uomo per chi cerca stile e contemporaneità .
"Ludico e giocoso, il limone sta fra la palla da tennis e quella da rugby. Semplice e composto da tanti spicchi, dolce e acido, vitaminico”, dice Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine. “She wore lemon” cantano gli U2, ma anche Paolo Conte fa ascoltare il gusto di “Gelato al limone”. In vaso o in terra, natura morta o viva, succo o polpa, per apprezzarlo lo si deve spremere fino in fondo. Insomma, un segno dalla grande potenza iconica, di senso e di sensi, che ci ha spinti ad un grande passo: lasciar da parte foto e video per le nostre campagne pubblicitarie e usare solo la grafica ̶ still e in movimento ̶ e solo graphic designers. Avevamo voglia di sperimentare una narrazione immaginaria, che ci permettesse di descrivere i tanti aspetti delle manifestazioni da un punto zero, da uno schermo o pagina bianca, disegnando e colorando mondi e riferimenti in totale libertà espressiva".
La rosa, da guardiana della vigna a fibra innovativa
Una volta guardiane della vigna, oggi fibra naturale. Le rose, piantate in testa ai filari, sono storicamente, un campanello di allarme utile a monitorare lo stato di salute della vite, permettendo di agire tempestivamente per ridurre i danni al raccolto, compromettendo poi la vendemmia. Se la rosa è sana anche le viti sono sane, dicevano i vecchi contadini. Oggi con i loro petali delicati e profumati, le rose possono diventare materia prima per tessuti innovativi. Essere trasformate in una fibra naturale che ricorda l'eleganza della seta.
La fibra di petali di rosa è un vero e proprio tesoro nascosto della natura. Ricavata dagli scarti dei petali di rosa e dei cespugli coltivati senza l'utilizzo di fertilizzanti chimici. La sua produzione avviene attraverso l'estrazione della cellulosa dai petali, creando una viscosa pregiata. Il risultato? Una fibra estremamente morbida al tatto e luminosa al sole. Forte e facile da tingere (i colori risultano brillanti e vibranti), traspirante e molto assorbente.
Oltre la sua bellezza estetica, questa fibra, offre numerosi vantaggi dal punto di vista ecologico. Essendo ricavata da scarti naturali dei fiori, contribuisce a ridurre i rifiuti nel settore delle rose coltivate, promuovendo un approccio più sostenibile alla moda.
Indossare capi realizzati con la fibra di petali di rosa significa abbracciare la bellezza e la sostenibilità . Ogni filo tessuto racconta una storia di amore per la natura e rispetto per l'ambiente.
Concediamoci il lusso della natura sulla nostra pelle e lasciamo che i nostri vestiti raccontino una storia fatta d'amore verso il pianeta Terra.
Follow me