I Paesi Bassi sono i maggiori importatori di ortofrutta. Circa il 55% dei manghi consumati in Europa passa dal porto di Rotterdam. Non a caso, è proprio qui che si trova l'azienda Fruitleather Rotterdam fondata nel 2015 da due giovani, ex compagni di studi, Hugo de Boon e Koen Meerkerk, che produce la pelle di mango ottenuta con i frutti scartati a causa delle cattive condizioni di trasporto .
L'idea, come mi ha raccontato Hugo, nella nostra ortochiacchiera di questi giorni, è nata per caso, quando dovendo estrarre dei pigmenti per creare un colorante naturale, si sono ritrovati con una grande quantità di purea di frutta, che lasciata accidentalmente asciugare al sole, si è trasformata in quella che poi, grazie ai due co-fondatori e designer, è diventata la prima pelle da scarti di mango.
Ma veniamo alla nostra ortochiacchiera, per conoscere meglio Fruitleather Rotterdam:
0M - Hugo, dove recuperate i manghi per la produzione della pelle?
H - Dalle aziende di imballaggio di frutta, che ricevano i manghi attraverso il porto di Rotterdam. Dobbiamo pensare che durante il trasporto delle merci, circa il 10% della frutta che importiamo viene buttata a causa delle cattive condizioni di trasporto. Questa è per noi, preziosa materia prima.
0M - Il procedimento di produzione é lo stesso di quello della pelle animale?
H - No, assolutamente, noi non utilizziamo nei processi produttivi, nessuna sostanza chimica, dannosa per l'uomo e l'ambiente.
OM - Questo nuovo materiale derivante dalla frutto di scarto ha le stesse caratteristiche della pelle animale?
H - Attualmente i due materiali non sono simili al 100%, ma il nostro obiettivo è quello di riuscire in tempi brevi ad ottenere una pelle che si avvicini molto per aspetto e caratteristiche a quella animale. Oggi, la nostra pelle é meno resistente di quella animale.
OM - Esistono diverse varietà di mango. Nell'utilizzo di questi ci sono differenze nella lavorazione o nel risultato?
H - Nessuna differenza per la produzione. Quello che cambia può essere il risultato, perchè a seconda della varietà utilizzata la colorazione ottenuta può essere più scura o traslucida
OM - Si tratta di una pelle 100% ecologica?
H - No, perchè attualmente utilizziamo un supporto in poliuretano. Stiamo lavorando per sostituire questo materiale.
OM - Il colore ottenuto è naturale o la pelle viene colorata?
H - La colorazione finale è quella naturale. E' comunque possibile colorare il materiale , questo processo fa parte del rivestimento in Pu.
OM - Ci sono aziende di moda interessate al vostro prodotto?
Si, stiamo ricevendo tantissime richieste, sopratutto da aziende moda di fascia alta, così come da alcune case automobilistiche. Presto per esempio Saye, attraverso il suo sito metterà in vendita in esclusiva 320 paia di sneakers realizzate con la nostra pelle di mango riciclato.
Foto credit www.sayebrand.comOM - Il 45% di tutto il cibo che produciamo viene buttato via, e gran parte di questo è frutta. Pensate in futuro , oltre al mango, di utilizzare per la produzione della pelle, altri frutti?
H - Sicuramente, ma al momento non possiamo svelare nulla.
OM - C'è sempre più attenzione per le pelli ottenuta da scarti alimentari, ma quale sarà secondo te il futuro della pelle animale?
H - Ci auguriamo tutti che i processi di lavorazione della concia animale siano in futuro sempre più puliti e rispettosi dell'ambiente.