lampadari di manioca











Non solo funghi, barbabietola, porri e cavolo rosso, anche con la manioca può essere utilizzata nella produzione dei lampadari.

L'idea è del design tailandese Anon Pairot che ha creato "Penta" e "Anu" due lampade a sospensione,  realizzate con una fibra naturale ottenuta dagli scarti di lavorazione della tapioca. Un materiale traslucido,  non tossico, solido e rigido e allo stesso tempo leggero, riciclabile al 100% che in condizioni adeguate può decomporsi in 90 giorni.




I vari elementi modulari che compongono i lampadari, tutti dal design ispirato alla foglia della manioca, sono assemblati utilizzando semplicemente dell'acqua pura come collante.



La manioca (Manihot esculenta Crantz), anche nota come tapiocacassava o yuca è considerata una delle più importanti colture economiche della Thailandia. Tuttavia, questa non fa parte dell'alimentazione base dei thailandesi, ma solo una coltura da reddito prodotta da piccoli agricoltori ed esportata per il'80%.  La lavorazione di questa radice produce sopratutto in determinati periodo dell'anno una quantità enorme di materiale di scarto e le lampade a sospensione di Anon Pairot rappresentano una soluzione valida e creativa al problema del loro smaltimento e riciclo.


Visto a Fuorisalone 2016 Bar Crops and Props  
evento dedicato al design thailandese


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