Orti didattici


Per i ragazzi del Kenia studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’estate scorsa ha avuto un significato molto particolare.

A partire dalla primavera, la direzione ha bandito un concorso per l’assegnazione di attività di collaborazione a tempo parziale degli studenti ai servizi dell’Università per “Attività di supporto alla coltivazione e al mantenimento dell’orto didattico”.

Si è voluto così dare un seguito al programma di “agricoltura sostenibile e sistemi alimentari”, un percorso didattico svolto dal professor Stefano Pescarmona responsabile del progetto che, attraverso il lavoro della terra, il contatto con gli agricoltori locali e una serie di forum di discussione sui temi dell’agroecologia e del sistema agroalimentare moderno, ha inteso sensibilizzare gli studenti dell’università, futuri eco-gastronomi, rispetto a una nuova concezione di qualità alimentare.

In un pomeriggio di fine settembre ancora molto caldo, sono passata a trovare i ragazzi nell’orto carico di vegetazione. Andrew, Godfrey, Lidya e John detto “il piccolo” per distinguerlo da John Kariuki vice presidente di Slow Food International anche lui nel progetto, senza mai smettere la loro attività, mi hanno spiegato che il lavoro da eseguire è davvero tanto. “Dopo una prima leggera aratura superficiale e l’apporto di letame equino compostato, è stato possibile iniziare la messa a coltura dell’orto. Le prime varietà seminate sono state fagiolini, mais, patate, rucola, girasoli e tegete mentre abbiamo direttamente messo a dimora le plantule di diverse varietà di pomodoro, zucchine, melanzane, cipolle, lattughe, peperoni, peperoncini, angurie e meloni. In un’area a parte sono state trapiantate alcune piante aromatiche e officinali .”


Anche quest’anno saranno due gli studenti che, con entusiasmo, si assumeranno un impegno intensivo di conduzione pratica dell’orto.


Post di Nella Cerino
Università degli Studi di Scienze Gastronomiche

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