Wineleather, è la prima pelle 100% vegetale, prodotta attraverso uno speciale trattamento delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia: una materia totalmente naturale, costituita dalle bucce, semi e raspi d'uva che si ricavano durante la produzione del vino.
Pelle dal vino, dunque, senza utilizzare neanche una goccia di petrolio, sostanze inquinanti, né acqua. Wineleather valorizza il territorio e le sue risorse ed è una valida alternativa green e crudely-free all'utilizzo delle pelli animali e sintetiche che sono causa di inquinamento e danni agli ecosistemi.
Nel mondo ogni anno si producono 26 miliardi di litri di vino. Da questo processo produttivo si possono ricavare quasi 7 milioni di tonnellate di vinaccia da trasformare, in una materia prima dal grande valore aggiuntivo. Calcoli alla mano, si potrebbero produrre tre miliardi di metri quadrati di pelle vegetale Wineleather all'anno, una superfice equivalente a circa 400 mila campi da calcio.
Ad oggi, l'Italia è il più grande produttore di vino, in quanto detiene circa il 18% della produzione mondiale, ciò rende il nostro Paese il territorio ideale per la lavorazione di questa straordinaria pelle vegetale di altissima qualità con bassi costi di produzione, adattabile facilmente e lavabile, che presenta le stesse caratteristiche meccaniche, estetiche e sensoriali di una vera pelle.
Foto credits Wineleather
A certificare l'unicità e la qualità della pelle vegetale Wineleader, proprio in questi giorni è arrivato il primo premio del Global Change Award 2017 indetto dalla H&M Fondation. Concorso Internazionale più importante dell'economia circolare e dell'innovazione del fashion business.