Prugne e pesci, dalla realtà alla fotografia visionaria di Anna Maria Colace








Anche l'insolito incontro tra le cose più semplici come l'impronta lasciata dalle prugne sulla carta da forno dopo l'essiccazione e dei comuni pesci rossi che nuotano nell'acquario di casa, possono diventare opera fotografica di assoluta bellezza visonaria.

Una realtà, rappresentata attraverso un perfetto equilibrio estetico,  colta ed elaborata con pochissimi strumenti tecnici di postproduzione, dall'autrice Anna Maria Colace.

Anna, scatta con macchine digitali, scatta velocemente e con la stessa velocità rielabora le foto.  Un equilibrio estetico che si trova anche in quel suo dire doppio,immagini che vengono sovrapposte e che ci conducono in "visioni oniriche e surreali" che contraddistinguono il suo stile. I suoi tagli audaci restituiscono risultati incantevoli, composizioni essenziali, semplici, dirette, lasciando a chi osserva la libertà d'immaginare e di emozionarsi.


La "storia" fotografica di Anna Maria Colace, nata in un piccolo paese della Calabria, che si affaccia sul mediterraneo, Parghelia, e torinese di adazione, è una storia fatta d'isolamenti a guardare per ore la natura, il mare, che accompagna le sue giornate, e la fantasia ad immaginare ciò che cercava e non trovava. Una storia fatta di colori e forme della natura e di espressioni artistiche che fin da piccola, con padre e zie sarte, è stata abituata a osservare e ad amare, diventano sempre di più le sue passioni. Disegna vestiti che realizzano brave sarte, ricerca stoffe particolari, bottoni e passamanerie, ama la ceramica e vuole imparare ad intrecciare fili di salici.

Photo credits Anna Maria Colace

Tutte le opere fotografiche di Anna Maria Colace sono visibili sulla sua pagina facebook (QUI) e profilo Instagram (QUI)


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