L'orto di famiglia



Da una copertina di un libro trovata sfusa tra i tanti volumi di un mercatino dell'antiquariato, nasce la voglia di datare e avere qualche notizia in più del suo ipotetico contenuto.
Lo stile del disegno dovrebbe essere databile intorno agli anni 30/40, in esso viene ritratta una donna intenta ad occuparsi di un orto . L'orto di famiglia.
Ripercorrendo la storia italiana a ritroso si possono avere alcune conferme dal fatto che la donna assume per le politiche di regime dell'epoca, un ruolo più rilevante nella storia della Nazione. La cura dell'orto diventa un atto di emancipazione femminile .
"Negli anni Trenta, le Italiane erano diventate "importanti", in quanto mogli e madri esemplari, angeli del focolare, madri di pionieri e di soldati, milizia civile al servizio dello Stato.
La loro organizzazione concentrò la sua azione nella promozione delle piccole industrie domestiche. Tradizionalmente, l'allevamento di conigli e galline, i cesti intrecciati, l'allevamento del baco da seta, la coltivazione dell'orto consentivano alle donne una certa indipendenza economica sia nei confronti del marito che del proprietario terriero. L'organizzazione si diede ad appoggiare con decisione queste abitudini, che fornivano cibi più nutrienti ed attività integrative per le stagioni morte, ma che, soprattutto, portavano un contributo alla lotta per l'autarchia. Sosteneva, pertanto, gli interessi alle associate sui mercati dei centri minori, contestava le piccole tasse ed i dazi imposti dai consigli comunali sulla singola gallina, sul mazzo di cipolle o sulle uova portate al mercato; pubblicava listini dei prezzi; cercava di ottenere per le massaie associate bancarelle libere da imposizioni fiscali alle fiere contadine."

Post di Simonetta  per L'orto di Michelle


2 commenti:

  1. Che senso di pace provo, osservando quella copertina!!!!!!!!

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  2. Anonimo5.3.12

    io ce l'ho!!! e l'ho comprato da un vivaista!

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